STEFANOPANDIANI|FOTOGRAFO

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Mi sono ritrovato con la prima macchina fotografica tra le mani attorno ai 25 anni, e sono rimasto affascinato da subito dal mezzo fotografico. Fotografavo tutto quanto mi procurava particolari sensazioni, e a quell’età le emozioni erano tante: luoghi, persone, fatti, particolari. Con il passare del tempo, mediare con un laboratorio fotografico l’esito delle mie prime ricerche non mi soddisfaceva del tutto, decisi così di acquistare un ingranditore (che uso tuttora), per iniziare la grande avventura nel mondo della camera oscura e della stampa in bianco e nero.

I primi soggetti che ritraevo erano scorci, particolari, abitanti della mia città, Venezia, dove sono nato nel 1955. Sono scatti ai quali sono molto legato, scatti che mi hanno dato soddisfazioni anche ai vari concorsi fotografici ai quali avevo iniziato a partecipare. Agli inizi degli anni ’90 ho iniziato a dare una forma più strutturata a quelli che erano appunti, o scatti liberi in mille direzioni. La prima ricerca in tal senso l’ho chiamata “Pittogrammi” e consisteva in foto di colori ed altri liquidi miscelati e disciolti in acqua. Si trattava di fotografie molto emozionali, in quanto lo scatto fissava il momento nel quale la combinazione dei materiali, colori, liquidi disciolti, mi provocava una particolare emozione; una realizzazione a metà tra fotografia e pittura, mio primo amore. Successivamente, proiettando i “Pittogrammi” sul corpo di una modella ho realizzato un lavoro che ho chiamato “Sogni”, lavoro che ho esposto in varie mostre e per il quale ho avuto richieste da parte di collezionisti. In seguito, come si dice a Venezia, molta acqua è passata sotto i ponti, e numerosi sono state anche le ricerche alle quali mi sono dedicato, sempre con attenzione e curiosità particolare per il mondo giovanile, all’ambiente e al mondo del lavoro squisitamente veneziano.

Ricordo, brevemente, alcuni dei miei lavori:

- “Corpi costruiti” dedicato ai body builders.

- “Bikers” reportage sui raduni motociclistici.

- “Writers” reportage su ragazzi che realizzano murales con bombolette spray.

- “Tattoo” ricerca sull’affascinante mondo del tatuaggio e del pearcing.

- “Murano, il lavoro del vetro”

- “Isole abbandonate della laguna”

- “Squeri”

- “Tracce romane” foto-percorso tra Roma, Ostia e Pompei.

- “Ambigue” lavoro realizzato ai padiglioni della Biennale di Venezia.

- “Maldive” scatti di giochi d’ombre sulla spiaggia.

Dal 2003 sono socio del Circolo Fotografico “La Gondola” di Venezia.

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